di Alfredo De Matteo
Lo straordinario successo della Marcia Nazionale per la Vita
del 13 maggio ha avuto l’effetto di “sparigliare le carte” all’interno del
mondo pro-life italiano. Finora, infatti, il Movimento per la Vita ha
rappresentato pressoché l’unico soggetto riconosciuto a livello ufficiale a
portare avanti le strategie in difesa della vita innocente. Carlo Casini ha
goduto soprattutto dell’appoggio incondizionato della CEI che ha sostenuto e
finanziato la linea operativa del Movimento per la Vita.
Buona parte
dei numerosi ed encomiabili volontari della nota associazione pro-life ha mal
sopportato la linea accomodante e poco incisiva portata avanti dai vertici in
oltre trent’anni di attività; linea che non ha condotto ad alcun risultato
politico significativo tanto che le conquiste ottenute dal fronte abortista si
sono susseguite con prevedibile regolarità. Il fatto nuovo costituito dalla
Marcia Nazionale per la Vita è riuscito ad intercettare il malcontento del
mondo pro-life italiano, stanco di essere rappresentato da un politico occupato
a curare il proprio orticello. [leggi
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