mercoledì 5 settembre 2012

Degli atei devoti e della dittatura del politicamente corretto


di Giuliano Ferrara

Atei devoti ovvero “laici che riconoscono che la ragione moderna è strettamente imparentata con il cristianesimo, e che cercano nella chiesa cattolica un rafforzamento dell’identità occidentale” (Carlo Galli, “Abbiccì della cronaca politica”, il Mulino). Stavo leggiucchiando il buon saggio introduttivo di Galli al “Leviatano” di Thomas Hobbes (Rizzoli), quando sono incappato in una sorpresa datata 2005. Per la prima volta, sebbene orientandosi tra mescolanze onorevoli ma improprie (Ferrara, Fallaci, Pera), uno studioso e giornalista definiva sine ira ac studio gli “atei devoti”, dopo tante scemenze da me provocate, apposta, con quella definizione, appunto, provocatoria. [leggi tutto]

© Il Foglio

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