giovedì 20 settembre 2012

Dio è il nostro Re


Il 20 settembre 1870 la Chiesa perdeva il potere temporale. Così è ripetuto, in automatico. Lo perdeva effettivamente? Non completamente. Oggi la Chiesa è ricchissima per grazia di Dio. Decine di migliaia d’immobili, tra chiese, monasteri, terreni e case di vario tipo, sparsi sui cinque continenti: un piccolo stato ben più esteso del solo Vaticano. E su questo regna sempre il Papa (regna Dio rappresentato dal Papa).
È perdita di potere questa? No, però c’è stato un danneggiamento, perché con il principio liberale il potere dello stato si è svincolato dalla regalità universale di Gesù Cristo, per la quale il potere politico è naturalmente e soprannaturalmente sottomesso al religioso.
Dalla presa di Porta Pia è stato accettato, anche da parte cattolica, il concetto ateo-liberale “libera Chiesa in libero Stato”. Con relativo collasso della civiltà, così come sta accadendo.

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silvio

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il potere politico è sottomesso soprannaturalmente al religioso,lei scrive. Le confesso che fatico a capire e se le fosse possibile spiegare meglio le sarei grato. Non intenderà che il capo del governo o dello stato debbano essere sottomessi al papa? Ma allora torniamo a Gregorio vii e a Barbarossa,non mi pare il caso. È già brutto vedere i politici che ci governano, immaginarsi che al potere ci fossero i preti, che Dio ci scampi. Basti vedere come reggevano lo Stato della Chiesa,un'immensa sacrestia corrotta e inefficiente. Vorrebbe che la curia vaticana che sta dando così pessimo esempio di intrighi e lotta di potere avesse il potere di influenzare la nostra vita politica? Ripeto: credo,e spero, di non aver capito bene. Sarebbe la prima volta che non sono d'accordo con i suoi commenti,ma anche questo sarebbe interessante. Grazie