Lunedì, 17 settembre,
usirà Carta da visita di Ezra Pound, a cura di Luca Gallesi (Bietti, pagg. 106,
euro 14).
Il libro fu scritto
nel 1942 dall'autore direttamente in italiano, ed ebbe una seconda edizione (in
sole in mille copie) per Scheiwiller nel 1974. Pubblichiamo parte
dell'introduzione di Gallesi e alcuni brani di Pound.
di Luca Gallesi
«Socrate fu accusato di
empietà e di voler sovvertire le leggi del suo paese; eppure non era né empio
né sovversivo, e la storia successiva lo ha dimostrato. Io sono accusato di
tradire il mio paese, che amo tanto quanto voi italiani amate il vostro. Ma chi,
come me, agisce alla luce di una verità percepita e prevista interiormente,
anticipa nel presente una realtà futura molto certa». In queste parole, tratte
da un’intervista del 1955, quando era ancora detenuto con l’accusa di
tradimento a Washington, nel manicomio criminale di St. Elizabeths, c’è tutta
la tragica grandezza di Ezra Pound, poeta, profeta e, soprattutto, patriota
americano. [leggi
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