venerdì 22 febbraio 2008

Pensiero della Domenica - 34

A cura del sito “Vie dello Spirito

III^ Quaresima - 24/02/2008

Gesù dice alla samaritana: "Dammi da bere"

Il tema dominante nella Liturgia di questa III^ domenica di Quaresima, scaturisce dal famoso incontro di Gesù con la donna samaritana.
E’ sufficiente un breve colloquio con il Messia ed acquisisce la fede che fa dire alla donna “Signore tu sei veramente il Salvatore del mondo…”.
Gesù si trova a Sicar, che è probabilmente il nome aramaico della antichissima Sichem (oggi Tell Balata), situata nella parte sud - est della Samaria, vicino al monte Garizim e all’attuale Nablus.
Distrutta da Giovanni Arcano nel 128 a.c. era però ancora un piccolo centro abitato, ai tempi del Messia.

Avevano camminato tra valli desolate e aspre, tutta la mattinata, fino a mezzogiorno, e Gesù era stanco.
Si ferma alla bocca del pozzo di Giacobbe, che era coperto da una edicola sotto cui il viandante si poteva riparare dal sole.
E arriva una donna Samaritana ad attingere acqua.
Non leggiamo mai il Vangelo con la nostra mentalità.
Secondo il rigoroso costume giudaico nessuno si fermava mai a parlare con una donna. I rabbini arrivavano al punto di non parlare in pubblico nemmeno con la propria moglie, perché disdegnavano di parlare con gli ignoranti, quali giudicavano le donne.

Il piano di Gesù è la conversione di quella donna e per rimanere solo manda tutti i discepoli in città a comperare da mangiare.
La donna Samaritana alla richiesta del Cristo di bere, è perplessa: ”...Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna Samaritana?” I giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani...

Gli occhi penetranti del Cristo, entrano nell’animo della donna peccatrice...
“Chiunque beve di questa acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno: anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”.
“Sono io che parlo con te, il Messia”.
E avviene la conversione, testimoniando che ”…Mi ha detto tutto quello che ho fatto nella vita…”.

Perché impossibile era la conversione per i rabbini, sadducei, farisei?
Si sentivano superiori a tutti ed esternamente, a parole, professavano il contrario di quello che era dentro il loro cuore.

La Quaresima invita alla penitenza per ottenere il perdono.

Oramai la Pasqua è imminente, tempo della nostra salvezza.
Il tuo cuore è arido? Chiedi a Lui e soltanto a Lui l’acqua viva della fede.
Alimenta il tuo animo con la preghiera.
So già la tua risposta: “...Non ho tempo... e non so pregare…”.
Offri la tua giornata, il tuo lavoro, le tue amarezze, le tue delusioni, i tuoi rimorsi; offri tutto a Lui e cambierà tutto, come acqua viva, che ti darà vita, speranza, fiducia, gioia di avere uno che ti comprende, non ti condanna, ma ti abbraccia e ti sussurra... ” Figlio mio, quanto ti voglio bene...”.
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Don Lucio Luzzi

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