domenica 24 febbraio 2008

Moratoria contro l’aborto - 02

Oggi Il Foglio pubblica - non può far altro che pubblicare - il testo dell’antico Giuramento d’Ippocrate, che molti medici smemorati hanno dimenticato o tradito.
Lo pubblica, perché ieri il Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) avrebbe diffuso un documento secondo il quale si esprimerebbe pieno sostegno alla legge 194 ed alla pillola abortiva RU486.

A dire il vero, Avvenire di oggi parla chiaramente dell’ennesimo caso di pubblicazione di un documento falso: «È stato diffuso un testo diverso da quello approvato dalla Fnomceo».
In ogni caso, è indubbio che parecchi medici praticano l’aborto e sono favorevoli all’introduzione di medicinali che procurino la morte e l’espulsione del feto.

A coloro è bene ricordare ciò che giurarono - oggi c’è un modeno giuramento che non contempla direttamente l’aborto - i loro passati colleghi, più “ippocratici” e meno ipocriti.
«A nessuna donna io darò un medicinale abortivo».
«Mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini».
***
silvio

2 commenti:

gaddhura ha detto...

Quando far il medico era una vocazione, però...Ora è il mestiere dei macellai di uomini (Silvio Viale docet)...anche se, grazie a Dio, non per tutti è così!!

Anonimo ha detto...

@ Gaddhura: Fortunatamente ci sono anche i medici cattolici, riuniti in associazione.
Mi hai dato l’idea e ho trovato il loro sito web: http://www.amci.org/
Hanno emesso un comunicato, in merito all’infelice uscita del Fnomceo, che comincia così:

“In relazione al documento che sarebbe stato approvato dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO sulla legge 194, la pillola del giorno dopo, la pillola abortiva RU486 e la vita autonoma del feto, diffuso con enfasi dai media, l'Associazione Medici Cattolici Italiani puntualizza che la presa di posizione esprime il pensiero dei componenti il Consiglio della Federazione e non degli oltre 330.000 medici italiani a cui non ne è stato mai chiesto il parere”.

Insomma, non bisogna temere i farneticanti e chiassosi proclami di una minoranza arrogante.
Ne seguiranno molte altre di bugie.
Ciao