di Silvio Brachetta
Il decreto conciliare “Inter mirifica” (Concilio Vaticano
II) definisce gli strumenti di comunicazione sociale - i mass media -
«meravigliose invenzioni tecniche» ma, in continuità con il Magistero
precedente, ne stigmatizza l’uso malvagio «contro i disegni del Creatore» ed
esorta l’uomo a non «volgerli a propria rovina». Così anche i documenti
successivi dei pontefici indicano la necessità per la Chiesa di servirsi dei
media, ma predispongono opportune iniziative pastorali per impedire il
diffondersi dell’immoralità e dell’errore, tramite un’adeguata formazione degli
operatori.
Non è però completamente soddisfatto della “Inter mirifica”
il giornalista e saggista Marco Roncalli che ne denuncia i «limiti, tra luci ed
ombre», proprio nel merito della prudenza che il Magistero esprime da sempre
contro il pericolo di un utilizzo delle risorse umane contro la verità.
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