martedì 6 novembre 2012

L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole è una modalità di trasmissione della fede


«L’offerta che il Signore fa di sé al Padre, in piena obbedienza alla Sua santa volontà, è la cornice migliore dentro cui inscrivere il mandato che tra poco vi darò: essere, con modalità diverse tra catechisti e insegnanti [di religione], coloro che trasmettono la fede cattolica».

«[…] Siamo collaboratori di Dio nella trasmissione della Parola di Dio, Parola che riceve la sua forma e il suo contenuto dalla Tradizione della Chiesa e dalla Sacra Scrittura».

«La Chiesa educa alla fede, accompagna e sostiene la personale professione di fede del credente, ne corregge le imperfezioni, aiuta a risolvere i dubbi e le incertezze, la rende più pura e più forte. Per questo motivo, anche qualora non se ne renda conto, il cristiano, nella sua fede, è sempre unito a tutta la Chiesa».

«Nella considerazione del tema della pedagogia della fede, consentitemi una puntualizzazione che dovrà essere presa in seria considerazione dalla nostra Chiesa diocesana: la fede comporta anche una precisa dimensione conoscitiva. Questo dato va soprattutto applicato alla catechesi e nella scuola: si deve educare l’intelletto e favorire l’accostamento ai contenuti della fede per come sono proposti nel Simbolo apostolico e nella secolare Tradizione della Chiesa, contenuti che richiedono un’adesione intellettuale prima di tutto e poi esperienziale».

S.E.R mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste

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