martedì 6 novembre 2012

Troppi specialisti, pochi pensatori


All'Europa manca un'élite. I tecnici non possono arricchire la vita civile

di Francesco Alberoni

Durante l'Ottocento e il primo Novecento l'Europa era politicamente divisa ma culturalmente unita grazie a una élite di studiosi che dialogavano fra di loro e spesso si conoscevano personalmente. Psicologi come Freud e Jung, economisti come Marshall, Keynes e Von Mises, sociologi come Simmel, Max Weber e Durkheim. Tutti costoro avevano una profonda cultura classica e molti di loro interessi che spaziavano dalla psicologia alla filosofia, dall'economia alla storia delle religioni, all'antropologia. [leggi tutto]

© Il Giornale

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