All'Europa manca un'élite. I tecnici non possono
arricchire la vita civile
di Francesco Alberoni
Durante l'Ottocento e il
primo Novecento l'Europa era politicamente divisa ma culturalmente unita grazie
a una élite di studiosi che dialogavano fra di loro e spesso si conoscevano
personalmente. Psicologi come Freud e Jung, economisti come Marshall, Keynes e
Von Mises, sociologi come Simmel, Max Weber e Durkheim. Tutti costoro avevano
una profonda cultura classica e molti di loro interessi che spaziavano dalla
psicologia alla filosofia, dall'economia alla storia delle religioni,
all'antropologia. [leggi
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