giovedì 20 maggio 2010

Augusto del Noce - parte seconda



Allora, su segnalazione di Riccardo - di cui all’articolo di Roberto - mi sono messo a leggere qualche stralcio de Il problema dell’ateismo di Augusto del Noce, contenuto nel libro Verità e ragione nella storia. Antologia di scritti (Rizzoli, 2007).
Aveva ragione Riccardo: la comprensione risulta difficile e lo stile estremamente tecnico (in senso filosofico).
Dopo le prime tre pagine, trasmetto quello che ho capito (poco).
Del Noce, mi pare, consideri l’ateismo come lo sbocco naturale - anzi, necessario - del razionalismo. Nel senso che una speculazione esclusivamente razionalista non può che incanalare le conclusioni verso la negazione della trascendenza e del soprannaturale. Il razionalista, cioè, concepisce la ragione sussistente sulle proprie fondamenta, postulando un orizzonte filosofico puramente immanente.

Del Noce elenca tre forme di razionalismo, corrispondenti a tre gruppi di filosofi:
1) Razionalismo negativo: coloro che dall’empirismo giungono allo scetticismo. Non c’è Dio e non vale nemmeno la pena di conoscere il mondo. Nichilismo.
2) Razionalismo positivo: dogmatismo. Noi siamo Dio e la nostra massima espressione è la politica. Totalitarismi.
3) Irrazionalismo: coloro che vivono la tragedia del razionalismo e, non di rado, perdono la ragione. Ad esempio Nietzsche, Lequier.
Continuo a leggere. Per ora mi fermo.
Segnalo il sito del Comitato per il centenario della nascita di Augusto Del Noce.
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silvio

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