mercoledì 26 maggio 2010

Modernismo


Il modernismo nasce dal disagio di fronte all’affermarsi della cultura anticristiana e dall’inadeguatezza con cui la cultura cattolica e le associazioni ufficiali del movimento cattolico cercano di fronteggiare il processo di secolarizzazione in atto. Questa legittima preoccupazione porta in genere, i modernisti di tutte le epoche ad assumere un complesso d’inferiorità e un tentativo di emulazione nei confronti di quanto cresce fuori dalla Chiesa. In particolare il tentativo impossibile di conciliare la filosofia dell’essere; con l’immanentismo del pensiero moderno,(trascendenza vs immanenza) ovvero sino a San Tommaso d'Aquino l'Essere, cioè Dio, è la perfezione di ogni cosa L'Essere-Dio è assolutamente trascendente il mondo. Da Cartesio in poi la questione si inverte. Cartesio sottomette l’Essere al pensiero, che puo’ dedurlo da se’- Cogito ergo sum - Hegel lo sottomette alla Ragione di stampo illuminista quindi puro immanentismo. I sistemi immanentisti negano la liberta’ dell’uomo ovvero il- libero arbitrio -, non si ha piu’ il “libero”ovvero la possibilita’ di affidarsi o rifiutare Dio, rimane solo “l arbitrio”l’uomo confida solo nell’uomo. L’arbitro di calcio non e’ un - libero arbitro- ma soltanto arbitro, anche se un gol non e’ regolamentare ed egli lo convalida il gol e’ valido.L’arbitro non sbaglia mai. Il modernista e’i nsofferente verso le posizioni della Gerarchia e soprattutto pecca contro la virtù teologale della speranza, che rende consapevoli del fatto che la Chiesa si salva per volontà del suo Fondatore, con i tempi e i modi scelti dal Signore Gesù Cristo.
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roberto

2 commenti:

silvio ha detto...

@ Roberto: ho commesso un pasticcio. Nello spostare la tua foto l'ho involontariamente cancellata. Non c'è stato verso di ritrovarla.
Ne ho messa una analoga. Pietà!!!!!

roberto ha detto...

Va benissimo anche questa ciao