lunedì 3 dicembre 2012

Gli evangelisti non ci hanno ingannato


di Massimo Introvigne

Parafrasando il titolo del recente best seller di Vittorio Messori relativo a Lourdes e a santa Bernadette Soubirous (1844-1879), possiamo riassumere il libro di Benedetto XVI «L'infanzia di Gesù» (Rizzoli, Milano, e Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2012) in una semplice frase: gli evangelisti Luca e Matteo non ci hanno ingannato. Tutto quanto ci raccontano sull'annunciazione, la nascita miracolosa da una Vergine in una grotta che fungeva da stalla a Betlemme, la visita dei Magi, la fuga in Egitto, la disputa a dodici anni fra i dottori del Tempio è veramente accaduto. Non si tratta di una favola o di un semplice simbolo. Gli evangelisti intendevano trasmettere fedelmente una verità storica.
Il Papa - in quello che, è bene precisare, non è un testo di Magistero, benché sia evidentemente tanto autorevole quanto lo è il suo autore - ci spiega che il genere storico dei Vangeli che trattano dell'infanzia di Gesù è quello delle «tradizioni di famiglia». Queste erano particolarmente importanti per un popolo che aveva subito persecuzioni ed era stato costretto a tanti esili e ritorni. [leggi tutto]

© Alleanza Cattolica

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