giovedì 6 dicembre 2012

La Chiesa e la questione sociale


Nella cosiddetta questione sociale di fine ’800, la Chiesa Cattolica, diversamente e meglio dell’azione socialista, ebbe il merito di individuare cause - anche morali e religiose - e proporre efficaci soluzioni. Altamente auspicabile è il recupero della dottrina sociale della Chiesa all’interno del pensiero sociale moderno.

di Eugenio Ragno

Con la rivoluzione industriale datori di lavoro e lavoratori sono entrati in conflitto. Le difese dei lavoratori furono in un primo tempo prese dai socialisti; ma al Manifesto dei comunisti (1848) si contrappose la Chiesa Cattolica che intervenne fortemente con una prima enciclica, la Rerum novarum, (la magna charta cristiana dei lavoratori - 15 maggio 1891) e con numerose iniziative benevole e caritative a favore delle classi più umili. Elaborò una sua posizione sulla questione sociale diretta a superare il capitalismo concorrenziale; espresse la condanna del socialismo, in quanto incompatibile col Cristianesimo per la sua concezione atea e materialistica della vita e per il rifiuto della proprietà privata, che la Chiesa considerava indispensabile allo sviluppo della personalità umana. Per far fronte alla povertà il Cattolicesimo propose una distribuzione più equa della ricchezza e il potenziamento dell’attività assistenziale. [leggi tutto]

© Il Settimanale di Padre Pio

Nessun commento: