lunedì 10 dicembre 2012

I “discorsi di odio”: un reato per reprimere la libertà di espressione dei cristiani

Ma non mi dire...

di Roberto de Mattei

La libertà di espressione si restringe sempre di più per i cristiani in Europa. Anche Paesi di antica tradizione cattolica hanno iniziato ad inserire nelle loro legislazioni un nuovo tipo di crimine, i “discorsi ispirati dall’odio” (in inglese hate speeches), che si riferiscono alla discriminazione e all’ostilità verso un individuo, a causa di caratteristiche particolari, come il suo orientamento sessuale o “l’identità di genere”.
In dodici Stati membri dell’Unione Europea (Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia) più l’Irlanda del Nord nel Regno Unito, è considerato reato incitare all’odio o alla discriminazione in base all’orientamento sessuale. [leggi tutto]

© nocristianofobia.org

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