di Vittorio Messori
Vi furono reazioni di incredulità se non di rifiuto nel
2011, quando il sociologo Massimo Introvigne, in un convegno internazionale a
Budapest organizzato della Comunità Europea, ricordò che in media, ogni anno, erano
oltre 100.000 i cristiani di ogni confessione uccisi nel mondo per la loro
fede. Introvigne parlava come rappresentante italiano dell’Osce, l’Organizzazione
per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ma anche come esperto tra i più
autorevoli, in quanto fondatore e direttore del Cesnur, il Centro Studi sulle
Nuove Religioni, e autore di molti studi scientifici. [leggi tutto]
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