Baal Zebub |
«Abbiamo fatto tanta poesia,
si può dire, perché anche se era erotismo e pornografia, per noi era poesia […]
giocherellando, abbiamo fatto quello che, magari, tantissime persone hanno
paura di fare».
Ilona Staller, dal pulpito,
per i funerali
di Riccardo Schicchi
«Mi dicono che ho fatto
sdoganare il porno, ma io non ho fatto sdoganare proprio nulla. Riccardo ha
iniziato ed è grazie a lui se sono qui e se sono quello che sono».
Rocco Siffredi, idem
«Riccardo è stato una persona
eccezionale, ha fatto lavorare tante persone, tanti ragazzi in questo mondo che
è un mondo pulito, molte persone pensano che sia chissà che ma è l’opposto e ci
ha dato tante soddisfazioni».
Pasquale Bruno, idem
Gran finale: don Francesco
Bartolucci
Durante l’omelia chiede «al
Signore che apra le sue braccia a Riccardo» e che gli mostri la sua «bontà
paterna». E aggiunge «perché ciò che è stato nella vita sia un premio per il
Cielo».
Ovviamente tutti in fila per la comunione, impenitenti.
***
silvio
1 commento:
«È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli» (Luca 17,1-2)
«Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti».
(1Cor 11,27-30)
«Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio.
Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro». (Ef 5,3-7)
«Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte» (Ap 21,8)
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