Non leggo Famiglia
Cristiana e non conosco quel teologo [Luigi
Lorenzetti], ma leggo la rubrica del teologo Marino Qualizza su Vita
Cattolica della diocesi di Udine. Mi chiedo perchè il vescovo non lo butta
fuori dal giornale. Una volta o l'altra scriverò un pezzo per descrivere lo
stile dissimulatorio, la sostanza protestante dei suoi interventi. Possibile
che io sia il solo ad avere questo giudizio su di lui?
Anonimo
La caporetto
della fede in corso è ben fotografata dai settimanali diocesani.
Ne ho visionati
alcuni del Triveneto: purtroppo la situazione è raccapricciante.
Anche Vita Nuova,
prima di Crepaldi, era in condizioni pietose.
Credo che, se
protestassi col vescovo, faresti bene, ma meglio ancora è prendere la penna in
mano (o la tastiera tra le dita) e cominciare a cambiare rotta, nero su bianco,
con dedizione e grande fatica. Per il momento il modernismo dilaga e vince.
Vita Nuova ora è
cambiata, ma ovviamente è ben lontana dall’essere imitata o presa minimamente
in considerazione, a Trieste o fuori.
Credo che nessuno
di noi vivrà tanto da vedere i frutti della sua mortificazione quotidiana. La
situazione è troppo compromessa e ci vorranno parecchi decenni per riallineare,
almeno, i piatti della bilancia.
Silvio Brachetta
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