di Silvio Brachetta
Alle ore 11 del 2 marzo 2011 il cristiano Shahbatz Bhatti,
ministro per le Minoranze del Pakistan, aveva appena concluso le preghiere mattutine e si
stava recando ad una riunione del governo federale su di un’auto senza scorta. Lo attesero invano.
Bhatti fu ucciso nel corso di una sparatoria, presso una via centrale
d’Islamabad, da un commando di sei uomini. I talebani del Punjab, forse, o
qualche gruppo legato al Jihad pakistano non gli aveva perdonato l’impegno
costante per la libertà religiosa e per la revisione della legge sulla
blasfemia. [leggi tutto]
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