giovedì 23 maggio 2013

Dopo la petizione anche una denuncia contro l’atto blasfemo del 1° maggio

di Giuseppe Brienza

L’Associazione cattolica “Luci sull’Est” (http://www.lucisullest.it/), per iniziativa del suo direttore Silvio Dalla Valle, ha aperto una petizione online come segno di riparazione e condanna del gesto blasfemo compiuto dal cantante Luca Romagnoli, leader del gruppo “Management del Dolore Post Operatorio”, durante lo scorso concerto del primo maggio in piazza San Giovanni (cfr. «Concerto 1° maggio, gesto vergognoso contro il cristianesimo», in Zenit.org, 07 Maggio 2013).

La petizione indirizzata al card. Vallini

Ecco di seguito il testo della petizione, che può essere sottoscritta al link https://sites.google.com/site/ilconcertodellavergogna/:

«Eminenza reverendissima,
Io protesto veementemente per il gesto blasfemo compiuto dal cantante Luca Romagnoli davanti alla cattedrale di Roma, facendo una oltraggiosa e ignobile parodia del momento più santo della Messa. Con questa mia nota, voglio ribadire a Sua Eminenza la mia fede eucaristica, la mia unione spirituale ai sacerdoti che celebrano il Sacrificio della Messa, il mio fermo e deciso atto di sdegno e riparazione per l’accaduto, la mia adesione al Vescovo di Roma, il Papa Francesco, indirettamente ma indubbiamente colpito dalla deprecabile esibizione durante il concerto del primo Maggio 2013.

La ringrazio inoltre per le parole ferme e profonde che la Santa Sede ha pronunciato a commento di quanto accaduto.»

La sottoscrizione, corredata dalle sottoscrizioni ricevute, sarà sottoposta nei prossimi giorni all’attenzione del cardinale vicario del Santo Padre per la Diocesi di Roma, cardinale Agostino Vallini, che ha comunque già condannato con parole molto severe l’accaduto. L’iniziativa è anche destinata a sensibilizzare, in particolare il servizio pubblico radiotelevisivo, al rispetto della religiosità del popolo italiano. Infatti, durante la diretta del primo maggio, è stato solo dopo il compimento del gesto blasfemo, quando il cantante Romagnoli si accingeva a “perfezionarlo” calandosi i pantaloni in segno di ulteriore scherno verso l’Eucaristia, che la direzione di Rai 3 ha interrotto alla fine il collegamento, mandando in onda degli spot pubblicitari, come se nulla fosse successo, senza proiettare quindi un messaggio di condanna o di scuse riguardo all’accaduto.

«Il gesto del cantante è di inaudita gravità – ha commentato il direttore di “Luci sull’Est” Dalla Valle – non soltanto per l’atto blasfemo in sé, ma anche per il luogo in cui è stato compiuto. Infatti è stato colpito un luogo rappresentativo di tutta la cristianità, la piazza antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano, che di recente è stata protagonista dell’ingresso di Papa Francesco nella sua sede propria, la cattedrale di Roma. L’insieme di monumenti e spazi aperti che si trovano in questo luogo costituiscono un simbolo per il cristianesimo e quindi l’atto di blasfemia compiuto dal cantante deve essere annoverato fra i molti episodi di cristianofobia che si stanno verificando nel mondo. Il fatto è ancora più grave se si pensa che il concerto del primo maggio viene trasmesso integralmente dalla televisione di Stato, finanziata da innumerevoli cittadini contribuenti di fede cattolica» (art. cit.).

La denuncia al Tribunale di Roma di “Giuristi per la Vita

Nei giorni immediatamente successivi all’iniziativa di “Luci sull’Est”, esattamente il 9 maggio, l’avv. Gianfranco Amato, in qualità di Presidente e legale rappresentate dell’associazione “Giuristi per la Vita”, ha presentato presso il tribunale di Roma denuncia-querela contro il gesto del leader dei “Management del Dolore Post Operatorio”, il cui testo integrale è stato pubblicato dal rivista “Tempi”, nella versione on line (cfr. Il testo della denuncia-querela per il gesto blasfemo al concerto del primo maggio, in Tempi.it, 10 maggio 2013- http://www.tempi.it/il-testo-della-denuncia-querela-per-il-gesto-blasfemo-al-concerto-del-primo-maggio#.UZzskMqC3QE-).

La “riparazione” al Santuario di Gimigliano (CZ)

Nelle stesse ore in cui nella piazza di San Giovanni in Laterano si compiva il grave gesto contro la Fede cattolica, nell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si riparava idealmente in qualche modo al gesto clamoroso d’irreligiosità amplificato nei nostri media nazionali. Infatti, nella stessa giornata del primo maggio, con una cerimonia presieduta dal Cardinale Antonio Caňizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Santuario diocesano “Madonna di Porto” di Gimigliano, era elevato a “Basilica minore”, rafforzando così uno dei cardini della tradizione cattolica del nostro Paese con l’importante elevazione del Culto mariano. Nella sua Omelia il Cardinale Caňizares si è rivolto a tutt’altra platea di giovani, con queste parole: «Dio è amore ed è speranza per i giovani. L’onorificenza che oggi questo Santuario riceve non deve significare solo prestigio, ma essere occasione di conversione e di progresso spirituale. In questo luogo di grazia la Madre di Dio splende come segno di consolazione e di speranza ferma per tutti e riflette l’inesauribile tenerezza di Dio. Ella ci ha portato il Salvatore e tutta la gioia della sua materna intercessione è mediare per portarci a Lui. Abbiamo bisogno di imparare a dire di sì al Signore. Un sì pieno di gioia e di fiducia, come quello di Maria». Per una cronaca e photo gallery dell’evento cliccare suhttp://www.diocesicatanzarosquillace.it/news/news_2013/santuario_madonna_porto_basilica_minore/index.htm.


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