di Giuseppe Brienza
L’Associazione
cattolica “Luci sull’Est” (http://www.lucisullest.it/), per
iniziativa del suo direttore Silvio Dalla Valle, ha aperto una petizione online
come segno di riparazione e condanna del gesto blasfemo compiuto dal cantante
Luca Romagnoli, leader del gruppo “Management del Dolore Post Operatorio”,
durante lo scorso concerto del primo maggio in piazza San Giovanni (cfr.
«Concerto 1° maggio, gesto vergognoso contro il cristianesimo», in Zenit.org, 07 Maggio 2013).
La petizione indirizzata al card.
Vallini
Ecco di seguito il testo della petizione, che può essere
sottoscritta al link https://sites.google.com/site/ilconcertodellavergogna/:
«Eminenza
reverendissima,
Io protesto veementemente per il gesto blasfemo compiuto dal cantante Luca
Romagnoli davanti alla cattedrale di Roma, facendo una oltraggiosa e ignobile
parodia del momento più santo della Messa. Con questa mia nota, voglio ribadire
a Sua Eminenza la mia fede eucaristica, la mia unione spirituale ai sacerdoti
che celebrano il Sacrificio della Messa, il mio fermo e deciso atto di sdegno e
riparazione per l’accaduto, la mia adesione al Vescovo di Roma, il Papa
Francesco, indirettamente ma indubbiamente colpito dalla deprecabile esibizione
durante il concerto del primo Maggio 2013.
La ringrazio inoltre per le parole ferme e profonde che la Santa Sede ha
pronunciato a commento di quanto accaduto.»
La
sottoscrizione, corredata dalle sottoscrizioni ricevute, sarà sottoposta nei
prossimi giorni all’attenzione del cardinale vicario del Santo Padre per la
Diocesi di Roma, cardinale Agostino Vallini, che ha comunque già condannato con
parole molto severe l’accaduto. L’iniziativa è anche destinata a
sensibilizzare, in particolare il servizio pubblico radiotelevisivo, al
rispetto della religiosità del popolo italiano. Infatti, durante la diretta del
primo maggio, è stato solo dopo il compimento del gesto blasfemo, quando il
cantante Romagnoli si accingeva a “perfezionarlo” calandosi i pantaloni in
segno di ulteriore scherno verso l’Eucaristia, che la direzione di Rai 3 ha
interrotto alla fine il collegamento, mandando in onda degli spot pubblicitari,
come se nulla fosse successo, senza proiettare quindi un messaggio di condanna
o di scuse riguardo all’accaduto.
«Il gesto del cantante è di inaudita gravità – ha
commentato il direttore di “Luci sull’Est” Dalla Valle – non soltanto per
l’atto blasfemo in sé, ma anche per il
luogo in cui è stato compiuto. Infatti è stato colpito un luogo rappresentativo
di tutta la cristianità, la piazza antistante la Basilica di San Giovanni in
Laterano, che di recente è stata protagonista dell’ingresso di Papa Francesco
nella sua sede propria, la cattedrale di Roma. L’insieme di monumenti e spazi
aperti che si trovano in questo luogo costituiscono un simbolo per il
cristianesimo e quindi l’atto di blasfemia compiuto dal cantante deve essere
annoverato fra i molti episodi di cristianofobia che si stanno verificando nel
mondo. Il fatto è ancora più grave se si pensa che il concerto del primo maggio
viene trasmesso integralmente dalla televisione di Stato, finanziata da
innumerevoli cittadini contribuenti di fede cattolica» (art. cit.).
La denuncia al Tribunale di Roma
di “Giuristi per la Vita”
Nei
giorni immediatamente successivi all’iniziativa di “Luci sull’Est”, esattamente
il 9 maggio, l’avv. Gianfranco Amato, in qualità di Presidente e legale
rappresentate dell’associazione “Giuristi per la Vita”, ha presentato presso il
tribunale di Roma denuncia-querela contro il gesto del leader dei “Management
del Dolore Post Operatorio”, il cui testo integrale è stato pubblicato dal
rivista “Tempi”, nella versione on line (cfr. Il testo della
denuncia-querela per il gesto blasfemo al concerto del primo maggio, in Tempi.it,
10 maggio 2013- http://www.tempi.it/il-testo-della-denuncia-querela-per-il-gesto-blasfemo-al-concerto-del-primo-maggio#.UZzskMqC3QE-).
La “riparazione” al Santuario di
Gimigliano (CZ)
Nelle
stesse ore in cui nella piazza di San Giovanni in Laterano si compiva il grave
gesto contro la Fede cattolica, nell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si
riparava idealmente in qualche modo al gesto clamoroso d’irreligiosità
amplificato nei nostri media nazionali. Infatti, nella stessa giornata del
primo maggio, con una cerimonia presieduta dal Cardinale Antonio Caňizares
Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti, il Santuario diocesano “Madonna di Porto” di Gimigliano, era
elevato a “Basilica minore”, rafforzando così uno dei cardini della tradizione
cattolica del nostro Paese con l’importante elevazione del Culto mariano. Nella
sua Omelia il Cardinale Caňizares si è rivolto a tutt’altra platea di giovani,
con queste parole: «Dio è amore ed è speranza per i giovani.
L’onorificenza che oggi questo Santuario riceve non deve significare solo
prestigio, ma essere occasione di conversione e di progresso spirituale. In
questo luogo di grazia la Madre di Dio splende come segno di consolazione e di
speranza ferma per tutti e riflette l’inesauribile tenerezza di Dio. Ella ci ha
portato il Salvatore e tutta la gioia della sua materna intercessione è mediare
per portarci a Lui. Abbiamo bisogno di imparare a dire di sì al Signore. Un sì
pieno di gioia e di fiducia, come quello di Maria». Per
una cronaca e photo gallery dell’evento cliccare suhttp://www.diocesicatanzarosquillace.it/news/news_2013/santuario_madonna_porto_basilica_minore/index.htm.
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