venerdì 11 giugno 2010

Apologia di San Galgano da Chiusdino


Giancarlo Zizola, di Repubblica, è dell’opinione che lo spirito della crociata nella Chiesa è morto o dovrebbe morire: «la cultura della crociata non cessa di far danni nel mondo cattolico, con la ciclica recitazione integralista dello spirito di Lepanto».
Non poteva non rispondergli lo storico Roberto de Mattei, presidente tra l’altro della Fondazione Lepanto. Più che una risposta è l’ennesima esposizione del carattere intrinsecamente combattivo della Rivelazione e, di conseguenza, della Chiesa.
Il cristiano, per essere tale, è un combattente - «bonum certamen certavi», «ho combattuto la buona battaglia», dice San Paolo. E Cristo non si limita ad esporre una dottrina. È venuto per vincere: «ecce vicit leo de tribu Iudae», «ecco, ha vinto il leone della tribù di Giuda» (Ap 5, 5).
No, Zizola ripete il vecchio mantra del tiepidissimo e infruttuoso cristianesimo spirituale, disincarnato, carissimo ai teologi del post-concilio e a tutti i don Abbondio del pre-concilio. Questa è la cultura che nuoce al mondo cattolico e molto più alla salvezza eterna del mondo.
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silvio

2 commenti:

Riccardo ha detto...

La questione più grave è che noi cristiani ci facciamo dire cosa dobbiamo credere da persone che non credono. E questa, oltre ad essere un'assurdità, è una cosa da dementi.

roberto ha detto...

a compimento suggerirei di leggere una interessante riflessione di Correa de Oliveira "il moderatismo è il vero eccesso del nostro secolo
all'indirizzo:http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=4842