domenica 27 giugno 2010

Fallimenti pastorali


Se dico che il Concilio Vaticano II ha fallito il suo progetto pastorale, dico un’eresia?
No, perché un Concilio può anche fallire nel governo della Chiesa, ma non può fallire sull’ortodossia.
Un esempio? Concilio di Nicea (325 d.C.) convocato per combattere l’eresia di Ario (dimensione pastorale) e per definire alcune verità di fede (dimensione magisteriale).
Fu debellato l’arianesimo? Nemmeno per sogno. Ario fu richiamato dall’esilio e l’arianesimo dilagò. Il vescovo ariano Wulfila, addirittura, eccellente evangelizzatore, evangelizzò talmente bene che i goti si convertirono in massa. All’arianesimo, ovviamente. Tutta la germanitas barbara fu ariana. Se Clodoveo il cattolico non avesse tamponato la situazione, forse Ario avrebbe trionfato anche nella latinitas.
Sotto il profilo pastorale - come è d’uopo dire oggidì - il primo Concilio di Nicea fu un fallimento totale. Di fallimenti conciliari, poi, è piena la storia e qui mi taccio.
Anzi concludo e affermo: il Concilio Vaticano II ha fallito il suo progetto pastorale.
***
silvio

5 commenti:

Paolo ha detto...

Svolgendo il tuo ragionamento fino in fondo mi viene da pensare che il Concilio Vaticano II ha fallito completamente, in toto e senza possibilità di appello, visto che l'unico scopo era quello di adeguare le Verità di sempre al linguaggio del mondo moderno, senza proclamare nuovi dogmi.
Non c'è altro, nel CVII. Era tutto lì. L'aspetto pastorale.

roberto ha detto...

Cari amici,
Mi viene in mente che l'orazione dei salmi recitata dai laici fu voluta dopo il concilio, li si voleva valorizzare rendendoli più partecipi con le funzioni del sacerdote che giustamente è preso ad esempio e al quale tendere, come è sempre stato.Invece i sacerdoti hanno creduto di avvicinarsi al popolo laico,dismettendo la talare pensando addirittura di sposarsie far accedere le donne al sacerdozio.
Le pie devozioni popolari sono state dimenticate come il rosario,le vocazioni sono diminuite
Un grave errore di immagine e comunicazione ,non dimentichiamoci che la rivoluzione 69tina è penetrata a fondo nell'animo umano

silvio ha detto...

@ Paolo e Roberto: nonostante le nostre considerazioni siano evidenti, credo che bisogna anche rassegnarsi alla lentezza della storia: le eresie sono perniciose e durano a lungo; anche se debellate hanno degli strascichi; non parliamo poi degli scismi. È già tanto, mi pare, che stiamo vivendo almeno l’epoca di una reazione alle spinte protestanti. Mettiamoci pazienti, perché potrebbe essere lunga. Le cose possono subire un’accelerazione solo se ci sono persone giuste ai vertici. Per esempio, a Trieste mons. Crepaldi ha fatto in pochi mesi quello che nessuno era riuscito a fare in mezzo secolo. È ancora una goccia nel mare, ma sono contento.

roberto ha detto...

Grazie Sivio,
ti consiglio di leggere e magari farne un post
Ascesa e caduta dei «cattolici adulti». A cento anni dalla lettera di san Pio X Notre charge apostolique di Introvigne, all'indirizzo:http://www.cesnur.org/2010/mi-centenario.html
naturalmente l'invito è esteso a tutti gli amici

silvio ha detto...

Finalmente si riparla del Sillon!!!
Certo che scrivo qualcosa!
Quanti errori ha generato il democratismo.