lunedì 7 giugno 2010

Basta!!! Gli articoli fateli fare a giornalisti preparati


Io non capisco cos'è questo masochismo. Che gusto ci trovino alcuni grandi nomi del giornalismo a dover passare per ignoranti, bacchettati dai loro stessi colleghi che, documenti alla mano, dimostrano l’infondatezza di certe tesi.
È toccato stavolta (ma non è la prima volta) a Sergio Romano, smentito con somma comodità da Vittorio Messori. Mi rifiuto di credere che uno storico autorevole come il Romano non sappia che il celibato sacerdotale non fu un’invenzione della Chiesa medievale (del 1139, figuriamoci), ma è stata sempre parte della dottrina apostolica. Qua si parla di scienza storiografica, non di fede. È un assurdo scivolare su una buccia di banana, buffo certamente, ma evitabilissimo per uno storico di mestiere.
Oramai poi basta una breve navigata nel web, anche solo per fugare eventuali dubbi, attribuendo pur sempre l’ultima parola all’insostituibile libro.
Se poi non si ha tempo o voglia di studiare la storia della Chiesa (non è mica obbligatorio), a proposito del celibato sacerdotale, comunico una carrellata di fonti mediatiche qui, qui, qui, qui, qui, qui.
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silvio

3 commenti:

Paolo ha detto...

Quando lo storico è in malafede o succube delle tendenze conformiste del momento - tipo screditare la Chiesa agli occhi del grande pubblico con cose come la pedofilia - arriva subito la sindrome di Le Goff, in questo caso caposcuola di ogni cattivo maestro. E' lui tra l'altro che divulgò l'idea dell'"invenzione" del Purgatorio, che poi ha fatto scuola, stimolando a rispolverare vecchie favole illuministiche come quella del celibato dei preti inventato dalla Chiesa. Leggere alcuni dogmi e le regole di disciplina della Chiesa, vedi celibato, o anche sacramenti come il matrimonio, come una creazione della Chiesa medievale è sempre stato il pallino dei neoilluministi alla Sergio Romano, storico comunque valido sotto diversi aspetti.

silvio ha detto...

Questi neoilluministi (anziani) stanno là comodi e scommetto che non lasciano entrare molti giovani, magari con poca esperienza, ma assai più scaltri e - in alcuni campi - certamente più preparati.

Riccardo ha detto...

Non so se si tratti di malafede. Di certo manca una guida ferma in questo campo, qualcuno che venga riconosciuto come persona autorevole.