lunedì 7 giugno 2010

Don Chichì odia il chiasso e ama il cristianesimo comodo


Impazza in regione - Friuli Venezia Giulia - il donabbondismo clericale. Dopo i silenzi leggendari di vescovi e preti, durante il caso Eluana Englaro, ora è la volta della pavidità ospedaliera: all’ospedale San Giovanni di Dio (!!!) a Gorizia vengono rimossi tutti i crocifissi, perché «è un peccato rovinare le pareti appena intonacate».
Il don Chichì goriziano, in servizio presso la struttura, come un soldatino ben educato non vuole fare troppo chiasso. Altrimenti i padroni dell’ospedale potrebbero essere contrariati. Sull’attenti e sottovoce dice, quasi impercettibile: li ho messi «in un baule che custodisco nella chiesa. Chissà, spero un giorno possano tornare utili».
Io, sinceramente, spero invece che possa tornare utile la scomunica.
Il don Abbondio friulano conclude: «Non vorrei che a parlare di questo argomento si scatenasse qualche polemica, perché già c'è in giro una brutta aria verso la Chiesa». Eggià, potrebbe scattare qualche persecuzione. Meglio che se la sbrogli Gesù Cristo da solo.
Comunque i crocifissi sono stati buttati lì, nella scatola, così come vedete nella foto. Chissà che un giorno le scatole donabbondiesche siano di nuovo svuotate e riempite di conigli.
***
silvio

Nessun commento: