martedì 29 giugno 2010

Lo vogliamo ascoltare Savonarola, sì o no?


«Se pensiamo ai due millenni di storia della Chiesa, possiamo osservare che […] non sono mai mancate per i cristiani le prove, che in alcuni periodi e luoghi hanno assunto il carattere di vere e proprie persecuzioni. Queste, però, malgrado le sofferenze che provocano, non costituiscono il pericolo più grave per la Chiesa. Il danno maggiore, infatti, essa lo subisce da ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità, intaccando l’integrità del Corpo mistico, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza».

Giornali, agenzie e redattori arrapati, questi giorni, ci avevano reso quasi sordi per la questione della pedofilia in Belgio: Persecuzione, persecuzione! Vicenda gravissima (CEI)! Polizia Belga peggio dei comunisti (Bertone)! Ecco le forze che da sempre combattono la Chiesa (Lèonard)! Vergogna, prendersela con la Chiesa! Vergogna! Vergogna!
Non che non ci sia la persecuzione, intendiamoci, ma per fortuna Benedetto XVI non è come Alessandro VI, che se ne infischiò delle parole del Savonarola e preferì bruciacchiarlo ben bene. Quella spocchia la pagò cara il Papa: lui e la Chiesa, così male amministrata.
Forse il Papa sta realizzando che il buonismo non paga. Anzi paga molto, visto che - per la mancanza di severità e autorevoli punizioni - il Vaticano dovrà risarcire le vittime della pedofilia con parecchi milioni di euri. Vuoi vedere che trasferire i poveri preti pedofili da una diocesi all’altra è stata un’emerita fesseria? Vuoi vedere che la crudele ma efficace pratica di scuoiare vivi a frustate i reprobi (prima che sputtanassero il Corpo Santo) non era poi un’idea tanto campata in aria?
Ah! Il caro vecchio dolce buonismo conciliare, inaugurato dal Papa Buono! Ma come sono stati buoni questi pretini conciliari e concilianti! Se avessero sentito il panzerkardinal dire che esistono «Comunità che patiscono l’influenza di dottrine fuorvianti», lo avrebbero trasferito con un delizioso rimbrottino.
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silvio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido in toto. Pastori senza bastoni: una chiesa incapace di governare, a volte ho come l'impressione che i più abbiamo abdicato il proprio compito così presi a governare un popolo cristiano che non esiste più se non nella loro testa... e intanto il gregge si sfascia, è confuso, si allontana... e questo pastore il bastone c'è l'ha ancora, ma ha rinunciato ad usarlo tanto tempo fa... ovviamente ai margini ci sono lupi famelici che se la stanno godendo alla grande...

silvio ha detto...

Bentrovato fratello. Grazie del commento.