martedì 15 giugno 2010

“Peccato originale: problema politico”


«Il peccato originale è una visione del mondo. È la visione del mondo non solo più illuminante, ma anche più incoraggiante. […] Trova l’origine del male nell’uso sbagliato della volontà, e quindi dichiara che può eventualmente venire corretto utilizzando in maniera propria la volontà.»
G. K. Chesterton, The Thing: Why I Am a Catholic

Il nuovo direttore di Vita Nuova, Stefano Fontana, parte alla grande. Dopo avere esposto il centro del suo programma - ridare credibilità alla Chiesa, da molti separata dal Vangelo - e presentato sé stesso, Fontana offre un primo interessantissimo articolo, tratto dal suo ultimo libro, Parola e comunità politica. Saggio su vocazione e attesa (Cantagalli 2010).
La tesi dell’articolo è notevole: le ideologie moderne, che traggono la speranza di salvezza umana dall’uomo stesso, sono originate dalla negazione del peccato originale. La dimostrazione più elegante è in Étienne Gilson, interpretato da Augusto Del Noce: per il fatto stesso che il medioevo abbia sviluppato non solo una teologia ma un’autentica “filosofia cristiana”, ne consegue che per l’accesso ad una filosofia superiore non è sufficiente il lume naturale della ragione, ma è necessaria la grazia. È evidente quindi che la natura umana è corrotta, giacché se non lo fosse sarebbe in grado di conoscenze superiori senza alcuna assistenza divina.
In altre parole, «la fede può sprigionare conoscenze che la ragione non è di per sé in grado di esprimere». Acutissima osservazione.
La negazione del peccato originale, scrive Fontana, genera quindi quattro conseguenze nefaste nella modernità che, inevitabilmente, investono la dimensione sociale e politica: 1) illusoria autosufficienza umana; 2) schizofrenica ricerca di mutare la natura umana ritenuta assoluta e indissolubile; 3) presunta inutilità della grazia; 4) distacco della dimensione razionale dalla fede e conseguente costituzione di un’etica autonoma dalla Rivelazione.
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silvio

1 commento:

Riccardo ha detto...

L'etica laica è la più grande prova che si possa dare al peccato originale: non solo non esiste al di fuori del cristianesimo (provate a parlare di "perdonno delle offese ricevute" ad un maomettano) ma è mutabile anche al suo interno. Come ha fatto notare l'ottimo Cammilleri, un tempo i duelli erano obbligatori per chi aveva ricevuto delle offese, mentre la Chiesa li ha sempre vietati. Provate ora a chiedere ad un laico se è disposto a duellare...