di Danilo Quinto
Accantoniamo per un momento
come Emma Bonino, neo-ministro degli Esteri, ha costruito la sua carriera
politica. Chi la promuove a icona della modernità, può documentarsi, sempre che
desideri farlo. Accantoniamo anche l’enfasi con la quale Marco Pannella ha
accolto la nomina della sua leader, con tanto di ringraziamenti a questo e a
quello e giurando che sarà “l’ultimo giapponese” di un Governo che ha tutti i
connotati per compiacere le lobby internazionali e le stanze segrete del
potere, massoniche e mondialiste. Non la smetterà di certo, il guru radicale –
nonostante la nomina – ad agitare lo spettro dei suoi digiuni “gandhiani”
contro la partitocrazia che ora osanna. Ça
va sans dire.
Occupiamoci, invece, di altri aspetti. Il primo riguarda
quale sarà la posizione dell’Italia in campo
europeo e internazionale su quei temi definiti “sensibili” o “principi non
negoziabili”, che ci stanno a cuore ma che - come dice Benedetto XVI - “sono scritti
nell’anima di ogni essere umano”, precedono qualsiasi legge statuale e valgono
per tutti, credenti e non credenti.
L’angolo di visuale del nuovo
ministro degli Esteri è quello di voler affermare un diritto solo perché
avverti un desiderio individualistico, al fine di vestire la libertà
dell’autorevolezza del dovere, della responsabilità, di una sua necessità
antropologica, che dovrebbe riguardare perfino l’evoluzione dell’essere umano e
quindi il corso della storia. Così, il diritto umano alla vita, si trasforma
nel “diritto civile” di garantire alla donna di essere proprietaria del proprio
corpo, di disporne quando e come vuole. Il diritto umano a considerare la vita
un dono, degno di essere vissuto con dignità fino all’ultimo respiro, si
tramuta nel “diritto civile” che riguarderebbe ogni essere umano di decidere se
e come por fine alla propria esistenza, con l’eutanasia o con il suicidio
assistito.
Il diritto umano alla degna
sepoltura dei bambini non nati a causa dell’aborto, viene negato, cosi come
viene definito “eccessivo” il numero dei medici obiettori, che impedirebbero il
diritto all’aborto. Il diritto umano al matrimonio tra un maschio e una
femmina, si riduce al “diritto civile” di riconoscere la possibilità,
attraverso l’ideologia omosessualista, che due uomini o due donne si possano
sposare ed anche adottare bambini. Il diritto umano di preservare la vita dal
flagello della droga, lascia il campo al “diritto civile” di distribuirla
libera nei supermercati e nelle farmacie. Il diritto umano di considerare
l’embrione una persona, lascia lo spazio ad un lessico che lo definisce “grumo
di cellule” o “escrescenza della carne”, che serve per contrapporre la propria
visione “libertaria” all’antropologia, così come la conosciamo da millenni a questa
parte.
E’ questa l’ideologia anti-umana del nuovo ministro degli
Esteri e queste saranno le posizioni che
esprimerà l’Italia in sede europea e internazionale. E’ questa la sua
“religione laica”, che connota il suo progetto egemonico su una società secolarizzata.
“Io posso essere un’ammiratrice di quel cristianesimo delle origini, il
cristianesimo costantiniano – scrive Emma Bonino ne ‘I doveri della libertà’, Laterza Editore, 2012 - perché esso ha costruito, piaccia o
no, l’edificio dell’Europa; non è l’unico linguaggio, ma certamente è uno dei
linguaggi fondanti della nostra eredità.
Credo però che oggi questo
cristianesimo abbia esaurito la sua carica vitale, storica”. Da queste
convinzioni deriva anche la forsennata battaglia della Bonino e dei radicali
sui beni di proprietà della Chiesa, svolta a livello europeo, in perfetta
sintonia di tempi e d’intenti con le dichiarazioni espresse dal Grande Oriente
d’Italia di Palazzo Giustiniani, attraverso il suo Gran Maestro, Gustavo Raffi.
Nel 2007, quando “Il Sole 24 Ore” dà notizia dell’apertura
di un dossier della Commissione europea su «certi
vantaggi fiscali delle Chiese italiane», la Bonino è ministro del Governo Prodi
per le Politiche Comunitarie e si limita a dichiarare candidamente che «il
Governo esaminerà le ulteriori richieste quando arriveranno». In realtà, sono
proprio i radicali, e lei in particolare, ad aver agito nei confronti della
Commissione europea e ad avviare un’iniziativa demagogica, capziosa e
strumentale.
Analoga a quella che i radicali
stanno conducendo con il quesito referendario sull’abrogazione di una parte
della legge sull’8 per mille, depositato in Cassazione nelle stesse ore in cui
padre Federico Lombardi ha accolto nella sede di Radio Vaticana Marco Pannella,
in un colloquio definito “storico” dal leader radicale.
Emma Bonino - ed è questa la seconda considerazione da fare -
riceverà il sostegno concreto di tutto
l’apparato burocratico della Farnesina e delle immense risorse economiche a
disposizione. Nel mondo, non solo in Italia. I radicali sono dei maestri in
questo. Con le loro associazioni, già perseguono progetti finanziati
dall’Unione europea e dal Ministero degli Esteri. Basta scorrere i siti
radicali, che documentano le alleanze, i sostegni e i finanziamenti. Figuriamoci
ora cosa accadrà. Si è concessa la possibilità che la “roba” sia tanta e al
servizio delle loro idee, dei loro progetti e del potere, così come si concede
da decenni - anche attraverso la complicità di decine e decine di parlamentari
cosiddetti cattolici - che la loro radio riceva dieci milioni di euro dallo
Stato per un servizio che potrebbe svolgere gratis la Rai-Tv.
Un’ultima considerazione riguarda i legami che Emma Bonino ha
da più di vent’anni con il “filantropo” George
Soros, l’uomo che fece saltare nel 1992 la Banca d’Inghilterra e che concorse
alla svalutazione della lira. Soros, che è iscritto al Partito Radicale e che
ha dato sostegno finanziario in vari modi alle attività dei radicali, è uno tra
i maggiori ideologi di quel Nuovo Ordine Mondiale che vuole dominare il mondo.
Oltre a finanziare progetti che hanno riguardato la democrazia dell’est europeo
e ad intervenire allo stesso modo nei confronti delle “primavere arabe”, Soros
è impegnato da decenni nel “Program of
Reproductive Health and Rights”, che dedica i suoi sforzi alla causa del
“diritto all’aborto”.
In linea con questa prospettiva, Emma Bonino, che “copre” la
sua forsennata ideologia abortiva con il lancio
di campagne che hanno l’obiettivo di dipingerla come eroina dei diritti umani
nel mondo, come quella sulle mutilazioni genitali femminili o quella per
l’abolizione della pena di morte o quella per la creazione del Tribunale Penale
Internazionale per i crimini contro l’umanità, afferma: “Il nocciolo è la bomba
demografica. Ogni giorno ci sono 80mila nuovi nati.
Nel contempo la vita media si
allunga. Aggiungiamoci il miglioramento della qualità della vita in vaste aree,
tipo Cina e India, e diventa chiaro che siamo di fronte a una crescita
demografica destinata a destabilizzare sempre più la situazione. Noi proponiamo
un rientro dolce della bomba demografica" (“Quotidiano Nazionale”, 27 aprile
2008).
Questa balla della bomba
demografica - propugnata sin dagli anni ’70 dal Club di Roma di Aurelio Peccei
e dai programmi abortivi promossi dal sistema delle Nazioni Unite da decenni -
un’idea eugenetica e malthusiana, si inquadra proprio nel contesto di un nuovo
ordine mondiale. Quello perseguito, ad esempio, dalla “Comunità delle
Democrazie” (UNDC). Questa nasce come emanazione della “Democracy Coalition Project”, nata su iniziativa dell’”Open Society Institute” di George Soros.
È un’organizzazione non
governativa che svolge attività di ricerca e di promozione della democrazia e
dei diritti umani a livello internazionale, in particolare attraverso le
Nazioni Unite, il Consiglio dei diritti dell’uomo e altri organi multilaterali.
Monitora la politica estera dei governi sui diritti umani e sulla promozione
della democrazia.
Dell’Advisory Board dell’organizzazione fa parte Emma Bonino.
Sta di fatto che Gruppo Bildeberg, Trilaterale e tutte le
organizzazioni operanti nel mondo che hanno come
obiettivo quello di determinare politiche economiche e sociali per la
realizzazione di disegni di pochi – e senza il beneplacito delle quali, da
qualche tempo in Italia sembra non si possano costituire governi - vanno
considerate in base a quanto affermava Papa Leone XIII nell’Enciclica Humanum Genus, dedicata in particolare all’azione della Massoneria nella
società del tempo: «L’ultimo e il principale dei suoi intenti è quello di
distruggere dalle fondamenta tutto l’ordine religioso e sociale nato dalle
istituzioni cristiane e creare un nuovo ordine».
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